Cosa succede quando la maestra ti spiega che ogni bimbo dovrà portare una scatola da scarpe a scuola?
Nessun problema pensi, scatole ne ho da vendere, ne infilo una in un sacchetto "et voilà"!
Eh no...non è mica così semplice, perchè la scatola in questione dev'essere decorata!
Ed eccola qui, la nostra scatola da scarpe decorata con figurine di gomma crepla!
Gemma mi ha aiutato a dipingerla di blu...e suppongo sia superfluo sottolineare come la tempera blu sia finita OVUNQUE!!
A parte questo ci siamo divertite molto, soprattutto la mamma a ritagliare uccellini, gufetti, coccinelle e altre amenità nella mia adorata gomma crepla. ;-)
29 ottobre 2012
26 ottobre 2012
Allattamento e adozione, una scelta possibile!

Le prime notizie che ho trovato su questo tema riguardano altre culture, lontane dalla nostra società: in Africa per esempio quando la mamma muore durante il parto è frequente che siano la nonna o la zia ad allattare il neonato provvedendo alla sua alimentazione esattamente come farebbe la mamma biologica.
La capacità di allattare infatti è determinata soprattutto dalla stimolazione del seno e dalla corretta suzione da parte del bebè, oltre che dagli ormoni. Non è quindi imprescindibile che la mamma adottiva sia passata attraverso l’esperienza della gravidanza e del parto per poter allattare il proprio bimbo.
Ma quali sono le condizioni che possono influire sul buon esito dell’allattamento da parte di una mamma adottiva? - È importantissimo il desiderio della mamma di allattare, che le farà superare le difficoltà e le possibili delusioni iniziali. Anche solo provarci può favorire l’instaurarsi del vincolo mamma-bimbo e della comunicazione non verbale e innata in tutti i neonati.
- La corretta e costante stimolazione del petto è un requisito fondamentale: già qualche mese prima dell’incontro la mamma può cominciare a stimolare la produzione di latte con un tiralatte più volte al giorno. Una volta poi che mamma e bimbo cominciano la loro vita insieme può avere inizio il processo di allattamento indotto, che potrebbe richiedere diversi tentativi e una dedicazione esclusiva da parte dei genitori.
- Si può poi ricorrere a un aiuto esterno per incentivare il piccolo a non abbandonare i tentativi di suzione: si tratta di una bottiglietta piena di latte appesa al collo della mamma e collegata ai capezzoli con dei sottili tubicini grazie ai quali il bimbo potrà collegare suzione = latte! ;-)
- L’appoggio di famiglia e amici è un altro fattore importante, i genitori che scelgono di tentare questa strada bellissima ma a volte difficile si troveranno a dover spiegare le loro motivazioni e la loro esperienza e potrebbero non essere sempre compresi.
- Per ultima ma non meno importante influisce l’età del bimbo e l’esperienza passata: i bebè di più di sei mesi se sono stati alimentati col biberon potrebbero rifiutarsi di attaccarsi al seno.
Tenendo conto di tutte queste variabili sembra che la percentuale di esito possa essere alta: secondo uno studio statunitense infatti il 36% delle mamme adottive che decidono di provare questa strada hanno esito positivo e possono allattare il loro bimbo!
Per approfondire leggete questo articolo che chiarisce molti aspetti dell’allattamento indotto e suggerisce una buona bibliografia.
21 ottobre 2012
Filastrocca sulla scuola e le maestre, da stampare e colorare
Ecco un’altra bella filastrocca, questa volta sull’inizio della scuola (va bhe...un pò in ritardo!!!),
Se anche i vostri bimbi sono di quelli che pur di colorare e scarabocchiare disegnano baffi e barbe sulle foto delle riviste potete la stampare cliccando qui e lasciarli liberi di colorare l’illustrazione!!!
Se anche i vostri bimbi sono di quelli che pur di colorare e scarabocchiare disegnano baffi e barbe sulle foto delle riviste potete la stampare cliccando qui e lasciarli liberi di colorare l’illustrazione!!!
15 ottobre 2012
Le fasi lunari possono influenzare il parto?
Eccoci alla settimana 30, comincia quella sensazione di “conto alla rovescia” e di aspettativa per sapere quando deciderà di arrivare tra noi la piccola!
A parte il calcolo“ufficiale” della data prevista per il parto mi sono fatta prendere dalla curiosità per gli effetti, veri o presunti, che possono avere le fasi lunari sul momento del parto.
In un primo momento mi sembrava impossibile che qualcosa di così lontano e irraggiungibile come la Luna potesse influenzare in qualche modo la nascita della mia piccolina, ma se non facciamo fatica a credere che la luna possa influenzare il taglio di unghie e capelli, i periodi della semina e dei lavori nell’orto, la conservazione degli alimenti e mille altri aspetti della nostra vita quotidiana, perché dubitare che possa influire anche sulla data del parto?
Pensiamo solo alla forza di gravità e alla forza elettromagnetica, forze di per se intangibili ma che diventano visibili attraverso i fenomeni delle maree. In fin dei conti il bebè vive 9 mesi completamente immerso nel liquido amniotico, e anche il corpo umano è formato circa dal 75% d’acqua, perché non dovrebbe essere sottoposto a forze simili a quelle capaci di sollevare il livello del mare?
Ovviamente non voglio semplificare né banalizzare un argomento che da sempre ha suscitato l’interesse di molti studiosi e la curiosità di tantissimi futuri genitori. Basta pensare che fino a qualche decennio fa , prima della diffusione dell’ecografia neonatale, per calcolare la data del parte ci si regolava esclusivamente sulla data dell’ultimo ciclo, e poi la saggezza popolare faceva il resto.
In questi casi, dove è più che mai difficile apportare prove scientifiche o statistiche delle varie teorie, convivono spesso diversi filoni di pensiero. Cercando di documentarmi un po’ ho scoperto infatti che secondo alcuni durante i giorni di luna crescente si avrebbe un incremento notevole delle nascite, mentre altri identificano i giorni di luna nuova come specialmente favorevoli al parto.
Per esempio da uno studio portato a termine dall’ostetrica spagnola Lina Abellán Martínez analizzando un campione di più di 7000 parti, risulta quanto segue:
- In fase di luna calante si verificherebbero più rotture delle acque con liquido amniotico scuro.
- In fase di luna calante o luna nuova è quando si produce la maggior parte dei parti spontanei.
- In fase di luna crescente o luna piena sono stati riportati più casi di induzioni con dilatazione lenta, minacce di parto prematuro e una maggiore incidenza di parti cesarei.
Ora, mi tocca sperare che la mia piccolina decida di anticipare di qualche giorno il nostro incontro, visto che mi toccherebbe proprio luna crescente!!!
A parte il calcolo“ufficiale” della data prevista per il parto mi sono fatta prendere dalla curiosità per gli effetti, veri o presunti, che possono avere le fasi lunari sul momento del parto.
In un primo momento mi sembrava impossibile che qualcosa di così lontano e irraggiungibile come la Luna potesse influenzare in qualche modo la nascita della mia piccolina, ma se non facciamo fatica a credere che la luna possa influenzare il taglio di unghie e capelli, i periodi della semina e dei lavori nell’orto, la conservazione degli alimenti e mille altri aspetti della nostra vita quotidiana, perché dubitare che possa influire anche sulla data del parto?
Pensiamo solo alla forza di gravità e alla forza elettromagnetica, forze di per se intangibili ma che diventano visibili attraverso i fenomeni delle maree. In fin dei conti il bebè vive 9 mesi completamente immerso nel liquido amniotico, e anche il corpo umano è formato circa dal 75% d’acqua, perché non dovrebbe essere sottoposto a forze simili a quelle capaci di sollevare il livello del mare?
Ovviamente non voglio semplificare né banalizzare un argomento che da sempre ha suscitato l’interesse di molti studiosi e la curiosità di tantissimi futuri genitori. Basta pensare che fino a qualche decennio fa , prima della diffusione dell’ecografia neonatale, per calcolare la data del parte ci si regolava esclusivamente sulla data dell’ultimo ciclo, e poi la saggezza popolare faceva il resto.
In questi casi, dove è più che mai difficile apportare prove scientifiche o statistiche delle varie teorie, convivono spesso diversi filoni di pensiero. Cercando di documentarmi un po’ ho scoperto infatti che secondo alcuni durante i giorni di luna crescente si avrebbe un incremento notevole delle nascite, mentre altri identificano i giorni di luna nuova come specialmente favorevoli al parto.
Per esempio da uno studio portato a termine dall’ostetrica spagnola Lina Abellán Martínez analizzando un campione di più di 7000 parti, risulta quanto segue:
- In fase di luna calante si verificherebbero più rotture delle acque con liquido amniotico scuro.
- In fase di luna calante o luna nuova è quando si produce la maggior parte dei parti spontanei.
- In fase di luna crescente o luna piena sono stati riportati più casi di induzioni con dilatazione lenta, minacce di parto prematuro e una maggiore incidenza di parti cesarei.
Ora, mi tocca sperare che la mia piccolina decida di anticipare di qualche giorno il nostro incontro, visto che mi toccherebbe proprio luna crescente!!!
11 ottobre 2012
Festoni di Halloween con i vasetti di yogurt
Per un fatto, credo, generazionale non amo particolarmente la festa di Halloween. Da bambina non ricordo di averla mai festeggiata e forse per questo non fa parte del mio bagaglio culturale e non mi identifico con questa tradizione.
Resta il fatto però che Gemma e la sua generazione cresceranno abituati a vedere sbucare, nel bel mezzo dell’autunno, fantasmini, streghette e zucche sorridenti da ogni parte. Mi accorgo che già adesso le piace e attrae la sua attenzione tutta questa iconografia della “paura” e dell’insolito, per cui ho pensato di approfittare dell’occasione per fomentare un po’ il suo interesse per la manualità e darle la soddisfazione di aiutare la mamma a decorare la casa con qualcosa di diverso.
Ed ecco quindi la nostra spaventosissima ghirlanda di fantasmini e zucche che fanno capolino sopra alla porta del salotto…
Resta il fatto però che Gemma e la sua generazione cresceranno abituati a vedere sbucare, nel bel mezzo dell’autunno, fantasmini, streghette e zucche sorridenti da ogni parte. Mi accorgo che già adesso le piace e attrae la sua attenzione tutta questa iconografia della “paura” e dell’insolito, per cui ho pensato di approfittare dell’occasione per fomentare un po’ il suo interesse per la manualità e darle la soddisfazione di aiutare la mamma a decorare la casa con qualcosa di diverso.
Ed ecco quindi la nostra spaventosissima ghirlanda di fantasmini e zucche che fanno capolino sopra alla porta del salotto…
8 ottobre 2012
Segnalibri fai da te con ritagli di stoffa
C’è chi adora regalare borse, sciarpe…gioielli…io amo regalare libri!
Un libro regalato è qualcosa di più di un oggetto polveroso in una libreria, mi piace pensare che chi lo riceve veda nel mio regalo gli attimi di felicità, di stupore o di riflessione che saprà trovare tra le righe, spero che annusi le pagine nuove e intonse prima di far scricchiolare la copertina nell’aprirlo la prima volta e che una volta letto lo tratti quantomeno con il rispetto dovuto a un vecchio saggio.
Amici e parenti ormai si stupiscono se al ricevere un pacchetto non vedono la ormai consueta forma perfettamente rettangolare…e anche se questo limita in qualche modo la suspence nello strappare ansiosi la carta spero che non faccia venir meno la gioia nello scoprire il regalo.
Per dare un tocco più personale al regalo di solito inserisco un segnalibro fai da te, magari in tema col periodo dell'anno o con la ricorrenza festeggiata.
Ecco gli ultimi nati, a tema autunnale, fatti con ritagli di stoffa e avanzi di carta e cartoncino.
Realizzarli è semplicissimo, basta scegliere tra i (quintali) di ritagli tenuti da parte per chissà quale lavoretto, abbinarli a una carta un pò rigida...
...ritagliare le forme desiderate nella stoffa e incollarle con una normale colla stick. Io ho scelto appunto temi autunnali come foglie, funghetti...e colori caldi e terrosi.
Con una biro nera ho poi tracciato i contorni delle foglie e fatto qualche ghirigoro per la traiettoria delle foglie che cadono.
Con degli avanzi di una vecchia maglietta ho poi tagliato due o tre striscioline per fare il pennacchio del segnalibro.
Per il segnalibro con i cuoricini invece della nappina ho incollato un bottone di Fimo.
A proposito, anche Gemma ha partecipato alla creazione dei sgenalibri ritagliando foto da una vecchia rivista.
Le è piaciuto tanto tagliare liberamente con le forbici che dal suo tavolino è passata non so come a ritagliare sul bordo dell'orto...che è un pò la nostra "panchina" preferita!
Io la tenevo d'occhio resistendo alla tentazione di ripeterle ogni minuto "attenta alle dita!!"...è proprio vero che crescono troppo in fretta!! ;-)
Un libro regalato è qualcosa di più di un oggetto polveroso in una libreria, mi piace pensare che chi lo riceve veda nel mio regalo gli attimi di felicità, di stupore o di riflessione che saprà trovare tra le righe, spero che annusi le pagine nuove e intonse prima di far scricchiolare la copertina nell’aprirlo la prima volta e che una volta letto lo tratti quantomeno con il rispetto dovuto a un vecchio saggio.
Amici e parenti ormai si stupiscono se al ricevere un pacchetto non vedono la ormai consueta forma perfettamente rettangolare…e anche se questo limita in qualche modo la suspence nello strappare ansiosi la carta spero che non faccia venir meno la gioia nello scoprire il regalo.
Per dare un tocco più personale al regalo di solito inserisco un segnalibro fai da te, magari in tema col periodo dell'anno o con la ricorrenza festeggiata.
Ecco gli ultimi nati, a tema autunnale, fatti con ritagli di stoffa e avanzi di carta e cartoncino.
Realizzarli è semplicissimo, basta scegliere tra i (quintali) di ritagli tenuti da parte per chissà quale lavoretto, abbinarli a una carta un pò rigida...
...ritagliare le forme desiderate nella stoffa e incollarle con una normale colla stick. Io ho scelto appunto temi autunnali come foglie, funghetti...e colori caldi e terrosi.
Con una biro nera ho poi tracciato i contorni delle foglie e fatto qualche ghirigoro per la traiettoria delle foglie che cadono.
Con degli avanzi di una vecchia maglietta ho poi tagliato due o tre striscioline per fare il pennacchio del segnalibro.
Per il segnalibro con i cuoricini invece della nappina ho incollato un bottone di Fimo.
A proposito, anche Gemma ha partecipato alla creazione dei sgenalibri ritagliando foto da una vecchia rivista.
Le è piaciuto tanto tagliare liberamente con le forbici che dal suo tavolino è passata non so come a ritagliare sul bordo dell'orto...che è un pò la nostra "panchina" preferita!
Io la tenevo d'occhio resistendo alla tentazione di ripeterle ogni minuto "attenta alle dita!!"...è proprio vero che crescono troppo in fretta!! ;-)
3 ottobre 2012
Buona notte pancine!!! Dormire bene in gravidanza
Ma quando mai? Non ricordo quando è stata l’ultima vera “buona notte”, di quelle in cui dormi 8 ore di fila senza svegliarti coi crampi o con l’urgenza della pipì o con una spalla o un’anca bloccata!
Cercando in internet e chiacchierando tra pance mi sono accorta che non sono l’unica mamma in attesa a lottare contro Insonnia & co. (mal comune mezzo gaudio??), quindi ecco cosa ho imparato:
Riposare bene durante la gravidanza è importante sia per favorire la crescita del piccoletto sia per arrivare belle fresche al parto. Quindi niente scuse…bisogna dormire!
Ma…(e qui entrano in gioco gli onnipresenti ormoni!) i cambi ormonali e il peso stesso della placenta rendono spesso impossibile non svegliarsi nel bel mezzo della notte per fare pipì. Una soluzione può essere quella di andare in bagno subito prima di coricarsi e non eccedere con l’assunzione di liquidi nelle ore serali. Non elimineremo del tutto le visite al bagno, ma almeno ne limiteremo la frequenza.
Anche l’alimentazione può essere d’aiuto: spinaci, cipolla, cocomero, melone e altri alimenti diuretici sarebbero da evitare nelle ore serali sempre per evitare corse al bagno notturne. Per non affaticare la digestione (nemica del sonno!!!) meglio inoltre consumare pasti leggeri alternandoli con frequenti spuntini o merende.
Alcuni alimenti inoltre possono favorire il sonno, come i carboidrati complessi (pasta, pane, riso e cereali in genere) e gli alimenti ricchi di magnesio e calcio (latticini, frutta secca, banane…)
La posizione più consigliata per dormire è stesa sul fianco sinistro con le gambe leggermente piegate, in questo modo non comprimiamo la vena che apporta nutrimento alla placenta. Se mantenere questa posizione durante tutta la notte risulta difficile possiamo usare un cuscino da gravidanza posizionandolo tra le ginocchia e dietro la schiena o sotto la pancia per sostenerne il peso.
Fare ginnastica in gravidanza oltre ad aiutare a mantenersi in forma migliora la circolazione, prevenendo fastidiosi formicolii agli arti o pesantezza alle caviglie. La stanchezza fisica inoltre aiuta ad allontanare lo stress e a riposare meglio durante la notte.
Per i sig.ri mariti: un bel massaggio rilassante è quello che ci vuole!! Attenzione agli oli che usate (io per esempio uso olio di germe di grano e olio di mandorle, che ammorbidiscono anche la pelle) e al tipo di massaggio che non deve essere troppo profondo se non siete professionisti, ma a volte bastano due carezze e un po’ di buona volontà et voilà…il massaggio è servito.
Niente massaggio? Bene, allora prima di dormire leggete un libro, guardate un film…insomma allontanate lo stress!
Ora si…buone notte pancine e pancione!! Sogni d’oro!! ;-))
Cercando in internet e chiacchierando tra pance mi sono accorta che non sono l’unica mamma in attesa a lottare contro Insonnia & co. (mal comune mezzo gaudio??), quindi ecco cosa ho imparato:
Riposare bene durante la gravidanza è importante sia per favorire la crescita del piccoletto sia per arrivare belle fresche al parto. Quindi niente scuse…bisogna dormire!
Ma…(e qui entrano in gioco gli onnipresenti ormoni!) i cambi ormonali e il peso stesso della placenta rendono spesso impossibile non svegliarsi nel bel mezzo della notte per fare pipì. Una soluzione può essere quella di andare in bagno subito prima di coricarsi e non eccedere con l’assunzione di liquidi nelle ore serali. Non elimineremo del tutto le visite al bagno, ma almeno ne limiteremo la frequenza.
Anche l’alimentazione può essere d’aiuto: spinaci, cipolla, cocomero, melone e altri alimenti diuretici sarebbero da evitare nelle ore serali sempre per evitare corse al bagno notturne. Per non affaticare la digestione (nemica del sonno!!!) meglio inoltre consumare pasti leggeri alternandoli con frequenti spuntini o merende.
Alcuni alimenti inoltre possono favorire il sonno, come i carboidrati complessi (pasta, pane, riso e cereali in genere) e gli alimenti ricchi di magnesio e calcio (latticini, frutta secca, banane…)
La posizione più consigliata per dormire è stesa sul fianco sinistro con le gambe leggermente piegate, in questo modo non comprimiamo la vena che apporta nutrimento alla placenta. Se mantenere questa posizione durante tutta la notte risulta difficile possiamo usare un cuscino da gravidanza posizionandolo tra le ginocchia e dietro la schiena o sotto la pancia per sostenerne il peso.
Fare ginnastica in gravidanza oltre ad aiutare a mantenersi in forma migliora la circolazione, prevenendo fastidiosi formicolii agli arti o pesantezza alle caviglie. La stanchezza fisica inoltre aiuta ad allontanare lo stress e a riposare meglio durante la notte.
Per i sig.ri mariti: un bel massaggio rilassante è quello che ci vuole!! Attenzione agli oli che usate (io per esempio uso olio di germe di grano e olio di mandorle, che ammorbidiscono anche la pelle) e al tipo di massaggio che non deve essere troppo profondo se non siete professionisti, ma a volte bastano due carezze e un po’ di buona volontà et voilà…il massaggio è servito.
Niente massaggio? Bene, allora prima di dormire leggete un libro, guardate un film…insomma allontanate lo stress!
Ora si…buone notte pancine e pancione!! Sogni d’oro!! ;-))
1 ottobre 2012
Bottoni autoprodotti...e homeschooling
Personalizzare felpe e magliette, decorare borse o zainetti…i bottoni si prestano a mille applicazioni e c’è addirittura chi li usa per fare stupendi biglietti e cartoline di auguri.
Proprio per la loro versatilità ultimamente ho voluto provare a farli col Fimo, sperimentando diverse tecniche e decorazioni.
Ecco qui ad esempio quelli fatti a mano con decorazioni autunnali:
E quelli fatti con gli stampi di silicone e la tecnica delle murrine:
Altri in tema vagamente tirolese o natalizio:
Insomma, ce n’è per tutti i gusti…e Gemma è stata subito catturata dalla varietà di forme e colori.
Ne ho approfittato allora per cercare di lavorare un pò sui concetti come insiemi di oggetti uguali utilizzando proprio i bottoni: abbiamo provato a dividerli in gruppi di bottoni dello stesso colore, o con la stessa decorazione.
Ho preparato poi io alcuni gruppetti di bottoni uguali con uno diverso in mezzo, incoraggiando Gemma a trovare l'intruso.
È proprio vero che per imparare insieme non serve molto materiale nè grandi conoscenze, a volte basta tenere gli occhi aperti sulle opportunità che ci si presentano!!!
Proprio per la loro versatilità ultimamente ho voluto provare a farli col Fimo, sperimentando diverse tecniche e decorazioni.
Ecco qui ad esempio quelli fatti a mano con decorazioni autunnali:
E quelli fatti con gli stampi di silicone e la tecnica delle murrine:
Altri in tema vagamente tirolese o natalizio:
Insomma, ce n’è per tutti i gusti…e Gemma è stata subito catturata dalla varietà di forme e colori.
Ne ho approfittato allora per cercare di lavorare un pò sui concetti come insiemi di oggetti uguali utilizzando proprio i bottoni: abbiamo provato a dividerli in gruppi di bottoni dello stesso colore, o con la stessa decorazione.
Ho preparato poi io alcuni gruppetti di bottoni uguali con uno diverso in mezzo, incoraggiando Gemma a trovare l'intruso.
È proprio vero che per imparare insieme non serve molto materiale nè grandi conoscenze, a volte basta tenere gli occhi aperti sulle opportunità che ci si presentano!!!
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